lunedì 22 febbraio 2016

TREMONTI AVEVA SPIEGATO L'UNIONE BANCARIA NEL 2014

Giulio Tremonti nel maggio del 2014, spiega quale sarà il vero obiettivo dell'Unione Bancaria e del Bail-in, cioè derubare i cittadini dei propri risparmi, e questo è anticostituzionale, perchè l'art. 47 della nostra Costituzione prevede :
"La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina coordina e controlla l'esercizio del credito."



Prima hanno attaccato lo Stato togliendogli la sovranità monetaria e costringendolo a mendicare il denaro esclusivamente dai Mercati Finanziari, attraverso prima il divorzio tra il Ministero del Tesoro e la Banca d'Italia, poi con la vendita di tutte le banche pubbliche partecipate in Banca d'Italia ed infine con l'adozione dell'euro controllato dalla Banca Centrale Europea.
In questo modo hanno costretto lo Stato Italiano a politiche recessive di austerity che hanno comportato aumento delle tasse, riduzione dei servizi e privatizzazione di tutto il patrimonio pubblico, aggravando la situazione per i cittadini e per le aziende..
Poi hanno cominciato ad emettere denaro in grandi quantità ma solo a beneficio delle banche, con diversi LTRO, e dei Mercati Finanziari, con il Quantitative Easing, con nuove norme che riducono il credito concesso dalle banche all'economia reale.
L'unica settore economico dei cittadini e delle aziende che non potevano intaccare, era stato fino ad oggi il risparmio, che non solo era tutelato dalla Costituzione, ma in Italia è uno dei più alti in Europa e forse nel mondo.

Con l'Unione Bancaria e con il Bail-in stanno attaccando i nostri risparmi, introducendo un concetto gravissimo : se una banca è in crisi perchè i suoi amministratori hanno agito in modo truffaldino, la banca può e deve essere salvata con i soldi delle persone che hanno investito i loro soldi prestandoli alla banca, ma anche e soprattutto anche con i risparmi dei cittadini e delle aziende.
In questo modo si sta minando il rapporto di fiducia che dovrebbe esserci tra la banca ed i suoi clienti, come garantisce la nostra Costituzione.
Questo renderà ancora più instabile il sistema bancario, con sicure ripercussioni nell'economia reale. Infatti ricordiamo che le banche private creano in Italia con i prestiti, il 93% di tutta la moneta che usiamo sotto forma di moneta bancaria, evidentemente non tutta cambiabile in moneta legale perchè di questa ce n'è solo il 7% in circolazione (le banconote e le monete metalliche sono solo 158 mld contro i 2.100 mld di depositi in moneta elettronica).

Il Governo in un anno sta riformando il sistema bancario italiano utilizzando i nostri risparmi per salvare le banche e imponendo modifiche alle Banche Popolari e di Credito Cooperativo che permettano la loro scalata da parte delle grandi istituzioni finanziarie della finanza internazionale.
Così dopo aver venduto le banche pubbliche che creavano moneta bancaria per l'economia reale (processo iniziato nel 1992 con la cessione dell'IRI), ceduto il controllo di Banca d'Italia e adottato una moneta emessa dalla BCE, adesso risaniamo le banche con i soldi dei cittadini e poi permettiamo la vendita del sistema bancario privato alla finanza internazionale.
Il sistema bancario italiano era caratterizzato dalla tutela dello Stato sui nostri risparmi garantita dalla Costituzione, da una struttura pubblica come Banco Posta che raccoglie risparmio ma non fa prestiti, da Banche Popolari e Banche di Credito Cooperativo legate al territorio in cui un socio vale un voto indipendentemente da quante azioni possiede.
Tutto questo è stato spazzato via da Renzi e dal suo Governo, mentre l'Italia si divide e si accapiglia sulla legge Cirinnà, senza rendersi conto di ciò che sta succedendo ai suoi risparmi.