giovedì 6 novembre 2014

LA BANCA CENTRALE GIAPPONESE STAMPA MONETA, E ALLORA ?


Pubblico volentieri questo interessante cambio di e-mail con il mio amico Stefano Di Francesco, che ringrazio per la consueta disponibilità e competenza, su un articolo da lui redatto in merito alla decisione della BCJ, Banca Centrale Giapponese, presa il 31 ottobre 2014, di aumentare la quantità di moneta "stampata" ogni mese.

Qui potete trovare l'articolo di cui si parla, più tecnico e corredato di grafici, che spiega cosa ha fatto la BCJ e le conseguenze che questo avrà nell'economia mondiale :

Caro Stefano,
ho letto attentamente e con grande interesse il tuo articolo sul Giappone, ma vorrei fare con te qualche riflessione aggiuntiva.
A un certo punto tu affermi : "Non esiste alcun nesso diretto tra l’economia reale e le politiche di QE. La maggior parte degli effetti di dette politiche si consuma direttamente nei mercati finanziari e tocca solo marginalmente l’economia reale (privati ed imprese) limitatamente ai casi in cui si abbiano grandi ricchezze e proprietà."  
Quello che tu dici è solo parzialmente vero, perchè in realtà c'è un effetto indiretto ma disastroso che le politiche di QE hanno sull'economia reale. Mi sembra di aver capito che queste politiche forniscono molto "carburante" agli investitori finanziari ed alle persone con grandi ricchezze e proprietà. In un sistema in cui c'è indubbiamente una contrapposizione tra l'economia reale e produttiva, e quella finanziaria e speculativa, questa enorme iniezione di liquidità in quest'ultimo settore, gli fornisce ancora più potere e possibilità di "fagocitare" aziende ed immobili a prezzi di svendita, e quindi provoca una azione ancora più distruttiva sull'economia reale italiana, favorendo il trasferimento all'estero dei suoi pezzi più pregiati.
Cosa ne pensi ?
Ciao.   Fabio Conditi   

Caro Fabio,
la tua obiezione è corretta.
Infatti il "carburante " che viene generato attraverso politiche di QE   in modo sia diretto ( riacquisto di asset da parte della banche centrali e dunque aumento dei prezzi di tali asset), sia indiretto ( sempre le stesse tipologie di asset, aumentate di valore, permettono al sistema bancario di creare nuova liquidità utilizzandole come pegno o garanzia tra loro) rendono ancor più semplice la manipolazione del mercato finanziario ( oggi è  una bisca dove l'80% delle transazioni avvengono in automatico tramite computer, gli HFT). E' quindi vero che un tale potere ovviamente non opererà per lo sviluppo ed il benessere dei popoli, ma risponderà solo ad una logica finanziaria di tipo predatorio. Abbiamo venduto il 2% delle Poste ai cinesi .... come anche l'Enel, Eni, ... ma nessuno che si chieda "ma i cinesi i soldi per comprare dove li han presi che fino a 30 anni fa vivevano in miseria?". Se li sono creati da soli, come è giusto che sia. Inoltre, i vari QE hanno prodotto un effetto di concentrazione di ricchezza ( ci sono molti grafici che lo confermano) come mai prima d'ora nella storia dell'umanità. Chi è ricco è sempre più ricco, mentre il resto della popolazione va in difficoltà a causa della scarsità di moneta presente nel sistema reale ed è costretto a vendere beni e proprietà a chi può comprare ( ovvero quel 10 % delle popolazione che vede sempre aumentare la propria ricchezza). E' uno schifo. Il sistema bancario ci indebita con carta ed in cambio ottiene beni reali, servizi ed attività produttive.
A presto.   Stefano Di Francesco